Una ragazzina di 16 anni fa sesso nel bagno di una discoteca a Torino con uno di 21. Viene ripresa da due telefonini e il video finisce su vari whatsapp, sulle pagine fb di qualcuno che pensa bene di condividerlo per qualche like e infine pure su una pagina fb creata appositamente dal nome "I bagni del Loud" (che è il nome della discoteca). Il video arriva sui telefoni di amici di scuola della ragazzina e infine all'orecchio di un professore che la spinge a fare denuncia.
Ora, non voglio fare considerazioni moralistiche sulla maniera disinvolta con cui i giovanissimi vivono la sessualità al giorno d'oggi, se non la triste consapevolezza di come ormai, anche gli animali, trattano il sesso con più delicatezza e rispetto in confronto agli esseri umani.
Ma il punto cruciale è quando ti chiedi da che razza di genitori possano provenire dei ragazzini che pensano bene di sputtanare una di 16 anni sulla loro pagina fb; quando leggi che uno dei padri di questi sbarbatelli ha difeso il figlio, accusato di diffusione di materiale pedopornografico, dicendo: "Se quella è una troia mica è colpa di mio figlio!".
Quindi fammi capire, se la ragazzina fa sesso in un bagno pubblico a 16 anni non è colpa di tuo figlio. Se lui invece è un povero delinquentello appena svezzato, o solo un emerito imbecille con una scala di valori che va da 0 a 1, allora sì, è colpa sua.
E dopo questi fatti ancora ci chiediamo come mai i giovani d'oggi non abbiano valori.